Dom Pérignon, le varianti di una leggenda

“Che cosa disse Dom Pérignon ai confratelli dopo aver inventato lo champagne? … Venite qui in fretta, sto degustando le stelle”. (John Green)

Prestigio assoluto, qualità sopraffina, leggenda tra le leggende. Torniamo a parlare di Dom Pérignon, un marchio che ha fatto la storia dello Champagne e da sempre sinonimo di ricerca della perfezione.
Sì perché Dom Pérignon rifugge da qualsiasi compromesso: sin dalle origini infatti, come in molti sanno, la Maison ha scelto di rinunciare alla vendemmia qualora questa non sia considerata all’altezza. L’eccellenza produttiva non può mai essere messa in discussione: l’obiettivo è, oggi come ieri, il raggiungimento dei massimi standard.
Sono queste le premesse che hanno permesso a Dom Pérignon di conquistare il cuore di addetti ai lavori, appassionati di Champagne ma anche di semplici amanti del vino, abbattendo qualsiasi barriera geografica e contribuendo a rendere lo Champagne - e la Champagne - celebri in tutto il mondo.
Ma se è vero che Dom Pérignon offre molto più di un viaggio sensoriale, bensì un’esperienza degustativa unica e inimitabile, è altrettanto vero che conoscere alcune sue particolarità tecniche può contribuire a dare risalto e valore a ogni sua incredibile sfumatura.

Dom Pérignon, il Millesimato che ha rivoluzionato lo Champagne

Partiamo dal caposaldo che caratterizza questo celebre Champagne: Dom Pérignon crea solo Champagne Vintage, con un’elaborazione di almeno 8 anni.

Tutto nasce dall’incontro tra Chardonnay e Pinot Noir, due varietà classiche tra le più amate al mondo. Alla vendemmia seguono i processi di produzione, conservazione e affinamento, passaggi fondamentali che la Maison ha saputo rinnovare completamente oltre un secolo fa, trasformandole da mere attività artigianali ad autentiche “visioni” in grado di far scaturire quell’armonia esplosiva che noi tutti conosciamo.

Dopo una lunga elaborazione e in base agli anni di affinamento sui lieviti, Dom Pérignon viene rilasciato come Vintage, Plénitude 2, Plénitude 3.

Sul mercato troviamo differenti tipologie di Dom Pérignon:

● Dom Pérignon Vintage, dopo 9 anni dalla vendemmia;
● Plénitude 2 (P2), dopo 12 - 15 anni dalla vendemmia;
● Plénitude 3 (P3), dopo 25 anni dalla vendemmia.

Ciascuna variante si caratterizza per una propria anima, per gusti e sensazioni completamente differenti in una e nell’altra etichettatura. Ad esse si aggiunge lo straordinario Dom Pérignon Rosé che riposa per almeno 12 anni in cantina prima del dègorgement. Un gioiello che emerge per il suo assemblaggio audace, capace di preservare il tipico e armonioso profilo fruttato e allo stesso tempo esprimersi in tutta la sua persistenza aromatica e in un magnifico gioco di contrasti.

Insomma, dove tradizione e visione lungimirante si incontrano, lì trionfa in tutta la sua potenza Sua Maestà Dom Pérignon.

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