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La leggenda dello Champagne Blanc de Blancs

Un angolo molto particolare della Champagne prende il nome di Côte des Blancs. È una distesa dorata, a sud di Epernay, dove gli orizzonti sono dominati da alcuni dei vigneti più pregiati della regione. Avize, Cramant, Le Mesnil-sur-Oger, Vertus: questi sono solo alcuni dei nomi che hanno forgiato il mito dello Champagne Blanc de Blancs. Una vera e propria leggenda, edificata su etichette da sogno e fondata sullo Chardonnay.

Champagne Blanc de Blancs: uvaggio e dicitura

L’uvaggio principe della Champagne – insieme con Pinot Noir e il Meunier – è proprio nella Côte des Blancs che ha il suo habitat ideale per crescere. Ed è lì che vi raggiunge la massima espressività: tanto che si guardi alla raffinatezza, quanto in termini di freschezza. Se in Côte des Blancs prendono così vita le etichette più ricercate, nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di Champagne Blanc de Blancs. Ma che significato ha questa particolare dicitura?

Uno Champagne Blanc de Blancs è una tipologia di bollicina realizzata esclusivamente utilizzando uve a bacca bianca. In Champagne, questo significa che è frutto della pressatura di sole uve Chardonnay: al 100% o, se lo si vuol dirlo in maniera più raffinata, “in purezza”.

Gli Champagne Blanc de Blancs sono tra i prodotti più amati della celebre zona viticola transalpina. E la filosofia su cui si fondano, tanto che siano opera di piccoli Vigneron quanto di grandi Maison, non muta mai: ciascun chef de cave, infatti, ricerca la sua specifica e distintiva ricetta per esaltare al massimo il profilo delle uve Chardonnay provenienti dai propri vigneti più esclusivi. Perché questo è uno Champagne Blanc de Blancs: il trionfo assoluto dello Chardonnay, l’apice della bollicina transalpina e il suo picco in termini di finezza.

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Champagne Blanc de Blancs: cosa lo distingue dalle altre tipologie

È l’eleganza superiore, infatti, che definisce e distingue gli Champagne Blanc de Blancs da tutte le altre tipologie prodotte nella regione. E gli esempi di quanto in alto si possa arrivare, grazie allo Chardonnay, sono davvero molti. Si può, ad esempio, partire dai circa 28 ettari che la famiglia Gimonnet coltiva a Cuis e dintorni fin dal 1750, dove prende vita il Pierre Gimonnet Champagne Blanc de Blancs Cuis Premier Cru. Poi, proseguire andando alla scoperta delle tre parcelle di vecchie vigne situata a Le Mesnil, Cramant e Oger, il cui assemblaggio assicura un profilo unico al Doyard Champagne Blanc de Blancs Révolution Grand Cru. Tra i Vigneron, infine, quale miglior conclusione, se non con la proposta gourmand dell’Agrapart Champagne Blanc de Blancs Mineral Grand Cru: l’unione delle uve Chardonnay dai Grands Crus del Domaine, ad Avize, Oger, Cramant e Oiry, che racchiude in una cuvée tutte le straordinarie sfaccettature della Côte des Blancs.

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Le Maison, però, non sono da meno quando c’è da presentare delle vere e proprie etichette mito: a iniziare dal Ruinart Champagne Blanc de Blancs, anima storica della Champagne e simbolo tra i più riconosciuti proprio della tipologia. Un'altra bottiglia esemplare è il Pol Roger Champagne Blanc de Blancs Vintage, millesimo in cui si concentrano le uve Chardonnay dai migliori vigneti di Oiry, Chouilly, Cramant, Avize e Oger, nonché cuvée elaborata in quantità limitata. Infine, impossibile non citare il Delamotte Champagne Blanc de Blancs Millésime: un’unica vendemmia, cinque differenti villaggi con peculiari stili nei vigneti, un grandissimo potenziale d’invecchiamento.

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