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2010-2019: Qual è la migliore annata in Champagne?

Se vi state domandando come siano andate le ultime venti annate (dal 2000 al 2019) in Champagne, allora non potete perdervi i nostri due articoli relativi la classifica* delle migliori annate, ovvero quelle valutate 4 e 5 stelle (su una scala da 0 a 5).

La prima parte, dedicata agli anni 2000-2009, la trovate qui; mentre dovrete continuare a leggere i prossimi paragrafi per conoscere le migliori annate degli ultimi dieci anni abbinate per l’occasione ad una ricercata selezione di Champagne disponibile nel nostro store online.

La classifica delle migliori annate degli ultimi dieci anni (2010-2019)

La classifica delle annate è indicata in ⭐: da un massimo di cinque, attribuite alle annate eccellenti, ad un minimo di zero/una stella per quelle peggiori.

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- 2012: 5 ⭐⭐⭐⭐⭐

Ecco un breve riepilogo delle annate 2010 e 2011, giudicate rispettivamente 2 e 0 stelle prima di parlare della mitica annata 2012. Il 2010 è stato un anno di pioggia e marciume, riscattato da un caldo settembre che non è stato in grado però di risollevarne il giudizio. Sarebbe comunque ingiustificabile non menzionare il caso della Côte des Bar, dove sono stati prodotti Champagne degni di nota, come lo Champagne Séve di Olivier Horiot. Al 2010 è seguito un 2011 altrettanto difficile: i vini prodotti sono stati relativamente pochi e ancora meno quelli che si sono distinti. Una perla rara di quest’annata è lo Champagne Le Cran 2011 di Bérêche & Fils, uno dei Produttori che si conferma sempre all’altezza della reputazione che si è costruito negli anni.

Dalla peggiore alla migliore annata: il 2012 è stato un anno da massimo dei voti e ha portato ottimi vini che possono essere conservati per decenni. Nonostante i danni del gelo primaverile e le tempeste di grandine di giugno e luglio che hanno compromesso in parte le rese, il 2012 è stato un anno particolarmente riuscito, grazie ad un agosto caldo e soleggiato che ha evitato la formazione di muffe e ha portato ad una buona maturazione delle uve risultate equilibrate tra freschezza e generosità. Una magnifica promessa che è stata confermata nel tempo.

Il nostro consiglio:

Champagne Vintage 2012, Dom Pérignon

Champagne Extra Brut Cuvée Umami 2012, De Sousa

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2) 2018: 4 ⭐⭐⭐⭐

Le annate dalla 2013 alla 2018 sono un’alternanza di risultati medi (2/3 stelle): il 2013 (2 stelle) è stato caratterizzato da una vendemmia tardiva e di qualità non omogenea; il 2014 (3 stelle) è stata invece un'annata altalenante che si è conclusa discretamente anche se con diffusi fenomeni di malattie delle uve che ne hanno compromesso la perfetta riuscita. Anche il 2015 (3 stelle) è stato un anno mediamente buono in termini di qualità, un anno caldo e secco senza gli eccessi del 2003 e che senza dubbio in alcune circostanze ha restituito notevoli Cuvée, anche se la maggior parte delle stesse ha mancato e mancherà degli attributi di freschezza e verve che contraddistinguono una grande annata. Segue il 2016 (3 stelle), un anno problematico dal punto di vista climatico ma che si è concluso piuttosto bene grazie al meteo che si è stabilizzato a fine stagione; un anno in cui i migliori chef de cave hanno dovuto sfoggiare tutte le loro abilità per ottenere risultati di alta qualità. Infine, il 2017 (0 stelle) è stata un’annata povera, con piogge, marciume e malattie delle uve al momento del raccolto che ha reso necessario un’intensa cernita delle uve durante la vendemmia. In questo caso sono stati prodotti pochi vini d'annata a vantaggio dei vini base adatti per gli assemblaggi non d'annata.

In generale si può affermare che la relativa abbondanza di vini entusiasmanti e piacevoli anche nelle annate considerate medie e/o scarse dimostra che, anche quando le condizioni della vendemmia non sono ottimali, nessuna annata è mai esclusa. In questi casi, il lavoro in cantina da parte dei winemaker può essere rivelatore di cuvée di alto livello. Così vale il contrario: un’ottima annata ma un lavoro in cantina non soddisfacente, può diminuire il valore percepito di un Millésime.

Eccoci, dunque, all’annata 2018 (4 stelle): nuovo record per caldo e sole, un anno di rese generose, molto alcol e poca acidità sono le caratteristiche principali di questo millesimo. Un'annata considerata popolarmente un successo e senza dubbio rivelatrice di molti eccellenti Champagne d'annata. Tuttavia, alcuni Millésime del 2018 potrebbero mancare di tensione e struttura, motivo per cui, secondo molti la valutazione potrebbe scendere da 4 a 3 stelle.

Il nostro consiglio:

Champagne Brut Nature Clos des Maladries 2018, Etienne Calsac

Champagne Extra Brut Les Beaux Regards 2018, Bérêche & Fils

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3) 2019: 4 ⭐⭐⭐⭐

Ed infine il 2019, un’annata destinata a passare alla storia a seguito degli avvenimenti di rilevanza mondiale che hanno impattato sulla produzione; un’annata che sembrava destinata alla catastrofe ma che infine si è rivelata eccellente e che si collocherà tra le migliori della decade. Vini ricchi e profondi, complessi e con una buona acidità. Champagne che daranno grandi soddisfazioni.

Il nostro consiglio:

Champagne Brut Nature Essentielle 2019, Elise Dechannes

Champagne Brut Nature Chemin Des Rois 2019, Vincent Cuillier

Scopri qui tutta la selezione degli Champagne di GLUGULP! e cerca le tue annate preferite.

*Classifica estratta dal libro “Vintage Champagne 1899 to 2019” 2020 di Charles Curtis MW, autore, giornalista e consulente di vino, ex capo del reparto vini di Christie's a New York e in Asia.