Champagne Krug
Clos d'Ambonnay 2006

Lo Champagne Clos d’Ambonnay 2006 della Maison Krug riflette l'intensità di un Clos unico: prodotto a partire da un singolo appezzamento, un'unica varietà, il Pinot Noir, e una sola vendemmia, quella del 2006. Il Clos d’Ambonnay è un appezzamento di appena 0,68 ettari protetto da mura e situato nel cuore di Ambonnay, uno dei villaggi a classificazione Grand Cru più noti nella regione della Champagne per le uve di Pinot Noir, ed è la principale fonte da cui la Maison Krug ricava questa varietà sin dai primissimi anni.

Krug Clos d'Ambonnay 2006 è il sesto Champagne nato da questo prezioso appezzamento di Pinot Noir. Il primo fu creato con la vendemmia del 1995. Queste bottiglie, numerate singolarmente, hanno trascorso un invecchiamento di almeno 14 anni nelle cantine della Maison Krug per sviluppare ulteriormente profondità e complessità.

La Maison Krug ha scelto di creare Krug Clos d'Ambonnay 2006 perché l'anno 2006, caratterizzato dalla qualità della vendemmia, è riuscito a offrire le condizioni ideali per ottenere uve bellissime, con la promessa di rivelare tutto il potenziale di questa parcella murata (Clos). Le circostanze capricciose del 2006 hanno conferito alle uve dell'annata un carattere seducente e unico, rendendo quest'annata eccezionale e dando vita a una deliziosa intensità di sapori e aromi.

L'annata 2006 è stata calda in Champagne, con massime estreme e con 23 giorni registrati oltre i 30° C. È stato un clima capriccioso che è passato da periodi di siccità a precipitazioni intense - in agosto sono scesi 2 mesi di pioggia in sole 2 settimane. Fortunatamente, il sole è tornato a completare il periodo di maturazione facendo risplendere un ottima vendemmia. L'uva ha avuto un equilibrio vicino a quello del 2002 e del 1989, anch'esse annate belle e generose. La vendemmia del Clos d'Ambonnay si è svolta il 21 settembre 2006 e ha offerto uve in ottima salute con una meravigliosa concentrazione.

La vendemmia ha permesso di ottenere 4.514 bottiglie e 800 Magnum, tutte numerate singolarmente, la storia completa di ogni bottiglia viene rivelata online attraverso il suo Krug ID, le sei cifre sulla retro etichetta: 421063

Lo Champagne Clos d’Ambonnay 2006 si presenta alla vista dal colore dorato brillante e luminoso. Al naso, aromi di mela caramellata, liquore e polvere di nocciola lasciano il posto a generose note di arancia amara e datteri dalla bella espressione, impeccabilmente equilibrata. Al palato, una struttura invitante rivela note concentrate di polvere di mandorle, sapori tostati, pralina, scorza di limone e bell'amaro, con un'espressione ariosa e rotonda. Un invitante finale di ribes rosso invita a un altro sorso.

Champagne Krug

La Maison Krug illustra la straordinaria avventura di un idealista, Joseph Krug, un uomo determinato, con una filosofia che non ammetteva compromessi, che comprese che l’essenza dello Champagne è il piacere in sé. Voleva offrire ai suoi clienti il massimo del piacere dello Champagne, ogni anno, indipendentemente dai mutamenti climatici. Joseph Krug fondò la prima e sola Maison in grado di offrire una gamma di Champagne di pari e indiscussa qualità e unicità. Nel 1843, poiché il figlio era ancora troppo giovane per prendere le redini della Maison de Champagne, Joseph Krug consegnò ai posteri i principi cardine della Maison, in un taccuino rosso ciliegia. Il taccuino rappresenta non solo un atto della memoria, ma soprattutto la generosa eredità lasciata da un uomo lungimirante alla sua famiglia ed alla stessa regione della Champagne. La filosofia della Maison Krug consiste nella selezione di uve a partire dai singoli appezzamenti, ognuno dei quali esprime caratteristiche e sfumature personali ed uniche. Non seguono una gerarchia al momento della selezione, né prediligono un vitigno rispetto a un altro. Alle volte i vitigni scelti sono persino più piccoli di un giardino. Ciò che interessa è il carattere, il contrasto risultante dall’accostamento di uve provenienti da appezzamenti diversi. Krug è la sola Maison de Champagne a cogliere l’essenza di ogni vitigno e a trasporla in vini irripetibili.