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L'habillage della bottiglia di Champagne: Il tocco finale tra estetica e regolamentazione

Dopo l’aggiunta del dosaggio e la successiva fase di tappatura, l’habillage della bottiglia è il tocco finale. Una capsula, la “plaque de muselet”, inserita sulla sommità del tappo di sughero è bloccata da una gabbietta metallica che ne assicura la perfetta tenuta. La popolarità delle capsule è cresciuta così tanto nel corso degli anni che si è diffusa la cosiddetta “placomusophilie”, ovvero l’arte di collezionare le “plaque de muselet” e i collezionisti, i “placomusophile”, sono oggi una comunità organizzata in tutto il mondo.

A protezione della capsula e della gabbietta si appone un capsulone, che con il collare ornano il collo della bottiglia. Con l’etichettatura lo Champagne è pronto per essere messo in commercio.

L’etichetta dello Champagne – quali informazioni contiene?

Sul corpo della bottiglia di Champagne vengono apposte l’etichetta e talora la retro-etichetta, anche se quest’ultima non è obbligatoria. Come già parlato nel nostro articolo (Vigneron - Etichette da collezione: quando l’immagine fa la differenza) una bella etichetta può influire sul successo commerciale di uno Champagne sul mercato, ed è per questo che, soprattutto i giovani produttori propongono nuovi concept: etichette colorate, disegnate o astratte, etichette d’autore ed etichette tributo che hanno una storia da raccontare. Tutte da collezionare. I collezionisti di etichette di Champagne sono tantissimi e si identificano con il nome di "œnographile".

L’ etichetta deve contenere tutte le informazioni obbligatorie, così come previsto dall’ordinamento giuridico francese, ovvero:

  • La denominazione Champagne;
  • La marca;
  • Residuo zuccherino o dosaggio che ne determina la tipologia (brut nature, extra brut, brut, extra dry, sec, demi sec, doux);
  • Il volume nominale della bottiglia (in l, cl o ml);
  • Il titolo alcolometrico volumico (% vol.);
  • Il nome o la ragione sociale dell’elaboratore, il nome del comune dove ha sede e l’indicazione "France" (oltre al nome del comune dove il vino è stato elaborato, se diverso dalla sede sociale).

L’etichetta, inoltre, fornisce informazioni utili al consumatore relativamente:

  • Il codice identificativo della categoria dell’elaboratore (RM Récoltant Manipulant; NM Négociant Manipulant; CM Coopérative de Manipulation; RC Récoltant Coopérateur; SR - Société de Récoltants; ND Négociant Distributeur; MA Marque d’Acheteur) seguito dal numero di immatricolazione professionale rilasciati dal CIVC;
  • Il tipo di Cuvée (Blanc de Blancs, Blanc de Noirs, Rosé, Premier Cru, Grand Cru);
  • L'annata se si tratta di uno Champagne Millesimato;
  • L’identificativo del lotto (direttamente inciso sulla bottiglia);
  • L’indicazione della presenza di allergeni (contiene solfiti);
  • La dicitura "il consumo di alcol in gravidanza, anche a basse dosi, può avere gravi conseguenze per la salute del bambino" oppure il logo (dicitura obbligatoria solo per alcuni mercati);
  • Altre informazioni che consentono di comprendere meglio il vino a chi lo sta per degustare: storia, elaborazione, data di dégorgement, aromi, abbinamenti..

A seguire vi proponiamo alcune Novità presenti nel nostro Shop online, Champagne che spiccano anche per il loro habillage inconsueto (date un’occhiata allo Champagne PR 18/90 di Herni Giraud); Champagne tutti da scoprire tra stile classico (come lo Champagne Millésime 2013 di Charles Heidsieck) e stile moderno (Champagne Rosé Potion Éclarate 2018 di Les Freres Mignon).

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