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Calo delle vendite di Champagne nel 2023: è un ritorno alla normalità

Dopo l’anno nero del 2020 a causa della pandemia, un 2021 di crescita e un 2022 di grande successo, il 2023 sancisce una sorta di “ritorno alla normalità” del mercato dello Champagne, con le spedizioni comparabili a quelle pre-Covid. I dati riportati dal comunicato stampa del Comité Champagne del 13 gennaio 2024[1] rivelano un calo delle vendite totali di Champagne: il 2023 ha registrato 299 milioni di bottiglie vendute contro le 326 milioni di bottiglie del 2022 (- 8,2%); dato tuttavia allineato al 2019 che aveva registrato 297,3 milioni di bottiglie vendute.

In particolare, il mercato interno francese ha registrato un progressivo rallentamento delle vendite a causa dell’inflazione che ha influenzato anche i consumi di Champagne, il cui prezzo medio a scaffale è aumentato di oltre il 10% in un anno[2]. Emblema de “l’art de vivre à la française”, lo Champagne ha dunque subito il contesto inflazionistico e la diminuzione del potere di acquisto ha determinato nell’ultimo anno un crollo del 20% circa delle vendite (in volume) di Champagne nei supermercati francesi rispetto all’anno precedente.

Nonostante il contesto instabile e il calo delle vendite, i produttori continuano a muoversi verso politiche di aumento dei prezzi, puntando soprattutto al forte posizionamento e immagine dello Champagne all’estero, che si colloca in una fascia alta e significativa della gamma di offerta. Le esportazioni, infatti, rappresentano il 57% delle vendite totali rispetto al 45% di dieci anni fa, e ciò ha permesso alla denominazione di mantenere, nel 2023, il suo fatturato al di sopra dei 6 miliardi di euro.

Maxime Toubart, presidente del Syndicat Général des Vignerons e co-presidente del Comité Champagne sembra accogliere con positività il ritorno alla normalità: “Lo Champagne è una denominazione di origine prodotta in un'area delimitata e regolata da norme severe che rendono impossibile sostenere una forte crescita dei volumi a lungo termine".

Allo stesso modo, anche David Chatillon, presidente dell'Union des Maisons de Champagne e copresidente del Comité Champagne afferma: "il calo delle vendite nel 2023 era atteso, ma con il mantenimento del suo valore, lo Champagne rimane ottimista per il futuro, anche se è sensibile al contesto geopolitico e agli sviluppi dell'economia globale".

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Iniziamo parlandovi dello Champagne Extra Brut Avize - Champ Caïn 2013 della Maison Jacquesson, una delle più importanti realtà dello Champagne a Dizy, nella Vallée de la Marne e oggi gestita dai fratelli Chiquet. Lo Champagne Blanc de Blancs Champ Caïn fa parte della recente linea Lieux-Dits di Jacquesson, 100% uve Chardonnay di un singolo vigneto piantato nel 1962 nell’omonima parcella della Côte des Blancs. Millésime della grande annata 2013, è stato vinificato in foudres di rovere per 9 mesi e affinato 9 anni sui lieviti prima del dégorgement senza alcun dosaggio aggiunto. Uno Champagne dall’incredibile purezza, grande freschezza, salinità e mineralità gessosa.

Il Domaine Minière F&R si trova a Hermoville, nelle vicinanze di Reims e le sue vigne risalgono al XII secolo. Fondata nel 1919 dalla famiglia Minière, l’azienda è cresciuta nel corso degli anni di generazione in generazione e nel 2005 i nipoti Frédéric e Rodolphe hanno ripreso a vinificare in proprio gli 8 ettari di vigne. Lo Champagne Blanc Absolu v19, Chardonnay in purezza del lieu-dit Les Grands Blancs” vinifica e affina in fûts de chêne con permanenza sui lieviti per 3 anni e dosaggio finale 4,5 g/l (Brut). Uno Champagne dalle intense note floreali e agrumate, fresco, teso e minerale.

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Sempre nella Montagne de Reims, la Maison Paul Bara risale al 1833 e viene tramanda di padre in figlio da sei generazioni. Il suo vigneto è situato esclusivamente nel celebre villaggio di Bouzy, classificato 100% Grand Cru. Lo Champagne Annonciade 2008, 100% Pinot Noir, è il primo Champagne della Maison prodotto con fermentazione in fût de chêne e affinamento per almeno 10 anni. Tiratura limitata, questo Blanc de Noirs è un omaggio alla nonna Annonciade, figlia di un viticoltore di Bouzy, che si sposò con Auguste François Bara, giovane bottaio di un villaggio vicino.

Torniamo nella Vallèe de la Marne per parlarvi degli Champagne Alexis, nati nel 2015 dall’ambizioso progetto di Alexis, sesta generazione dello Champagne Xavier Leconte. I vigneti sono costituiti da piccole parcelle distribuite nei villaggi di Troissy, Dormans, Mareuil-le-Port, Vandières e Aÿ, gestiti da Alexis con meticolosa attenzione applicando i principi dell’agricoltura biodinamica. In cantina Alexis limita al minimo qualsiasi intervento, con dosaggi aggiunti minimi o nulli. Lo Champagne Extra Brut Aria 2016 è frutto del 100% Chardonnay della vendemmia 2016, da vigne di parcelle di Troissy; la vinificazione è svolta in acciaio inox e in botti da 400L, con affinamento per circa 30 mesi sui propri lieviti. Un Blanc de Blancs dalla piacevole tensione e acidità vivace che vi sorprenderà.

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Proseguendo il viaggio nella Vallé della Marne, troviamo un altro giovane Vigneron, Paul Gosset, diciassettesima generazione della famiglia Gosset, viticoltori e produttori di Champagne ad Aÿ dal 1900. Paul fa parte di quella nuova generazione di produttori dalla visione anticonformista che si approccia alle tecniche della tradizione reinterpretandole secondo una propria visione contemporanea. La sua ultima uscita, il Côteaux Champenois Rosé "La Tonnelle" è un vino fermo rosato prodotto per sole 672 bottiglie. Blend del 90% Pinot Noir e 10% Chardonnay della vendemmia 2021, le uve sono raccolte in 3 differenti lieux-dits a Dizy, Aÿ e Mareuil-sur-Aÿ. Questo vino vinifica a grappoli interi con macerazione delle uve per 3 settimane e affina in botti di rovere da 500L per circa 14 mesi. Una novità da non perdere!

Charles Dufour non ha bisogno di presentazioni, il suo approccio e le sue scelte stilistiche fuori dall’ordinario lo rendono una leggenda della Côte des Bar. I suoi Champagne audaci esprimono il carattere del terroir calcareo-argilloso di questa zona e rivelano l’autenticità delle pratiche adottate in vigna e in cantina. Lo Champagne Brut Nature "The ballad of the villages" è frutto delle uve raccolte nei vigneti di proprietà dal padre Robert durante la vendemmia 2004 ed è stato terminato da Charles (sboccatura nel 2022) dopo 17 anni di affinamento sui lieviti. Assemblaggio di Pinot Noir, da vigneti di Landreville, Chervey e Neuville-Sur-Seine, e Pinot Blanc dal lieu-dit "Le Champ du Clos" a Celles-sur-Orce nella Côte des Bars, è uno Champagne unico che rappresenta appieno lo stile Charles Dufour.

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[1] https://www.champagne.fr/fr/informations-complementaires/media/communique-presse-champagne/avec-300-millions-de-bouteilles

[2] https://www.lefigaro.fr/conso/l-impressionnante-chute-de-la-consommation-de-champagne-par-les-francais-20231212