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Tour nella Regione Champagne: la Vallée de la Marne

Dopo il primo appuntamento con la Montagne de Reims (Tour nella Regione Champagne: la Montagne de Reims), proseguiamo il nostro tour della Regione Champagne con il secondo approfondimento, quello sulla Vallée de la Marne, una delle quattro macroregioni (insieme alla Montagne de Reims, Côte des Blancs e Côte des Bar o Aube) geograficamente collocata tra la Montagne de Reims e la Côte des Blancs.

Attraversata dall’omonimo fiume per oltre 83 km, da Tours-sur-Marne a Saâcy-sur-Marne, la Vallée de la Marne con i suoi 103 Comuni di cui 2 Grands Crus (Aÿ e Tours-sur-Marne) e 9 Premiers Crus, conta un totale di circa 12.149 ettari vitati.
I vigneti si estendono principalmente lungo le sponde del fiume e sulle colline circostanti, e sono per lo più di uve nere: il vitigno principale è il Meunier (58,6%), seguito da Pinot Noir (23,2%) e Chardonnay (18%). Il suolo, a tendenza marnosa è caratterizzato da limo, argilla e sabbie; mentre il gesso è predominante nella parte orientale, intorno alla città di Epernay, nella zona definita Grande Vallée de la Marne, a predominanza Chardonnay.

Il Meunier, vitigno prediletto della zona, ben si adatta alle condizioni metereologiche della Vallée de la Marne, dove le influenze oceaniche e continentali si scontrano determinando gelate invernali, abbondanti piogge primaverili ed estati fresche. Poco apprezzato nel passato in quanto considerato di scarsa finezza e delicatezza rispetto alle illustri controparti Pinot Noir e Chardonnay, quest’uvaggio sta vivendo negli ultimi anni una rinascita e molti produttori scelgono di vinificarlo in proprio, mettendolo in mostra nella loro gamma.

Vallée de la Marne, la culla di giovani Vignerons di grande talento

La Vallée de la Marne è la culla di giovani Vignerons di grande talento, e gli Champagne della zona, grazie alla loro grande varietà, possiedono seducenti espressioni aromatiche, bouquet fruttati e delicate morbidezze.

Proseguiamo il tour nella Champagne della Vallée de la Marne raccontandovi dunque di sei Vignerons della zona e dei loro Champagne da provare, perché no, anche durante le festività natalizie.

foto_3.jpgLa Cooperativa Chavost, che prende il nome dall’antico paese di Chavot-Courcourt, a sud di Epernay, è stata fondata nel 1946 per volontà di alcuni viticoltori del villaggio. Oggi i conferitori, che lavorano la propria parcella di terra secondo un disciplinare interno molto rigido, sono più di 100 e coprono un’area vitata di oltre 70 ettari attorno al villaggio. L’obiettivo è quello di creare vini d’annata unici che saranno la base di cuvée esclusive. Lo Champagne Brut Nature Blanc de Meunier fa parte della gamma “sans sulfites ajoutés” ed è frutto del 100% Meunier da uve provenienti dai 5 ettari vitati del Domaine ufficialmente convertiti all’agricoltura biologica. Questo Champagne si apre al naso con note di frutti rossi, pera e mela, arricchite da sentori floreali, tra cui il biancospino. Il palato è vinoso, ampio con un finale lungo e persistente.

Quella di Éric Taillet è una storia, come spesso accade nella Regione Champagne e non solo, tramandata di padre in figlio: dal padre Daniel, che nel 1961 inizia a produrre le sue prime bottiglie, al figlio Éric, che prende le redini della produzione nel 1995 e che tutt’oggi è a capo dell'azienda. Il Domaine Éric Taillet si trova a Baslieux-sous-Châtillon, in una splendida zona all’interno della Vallée de la Marne. Il Meunier ha un ruolo predominante nella produzione e alcuni tra i Blanc de Meunier, come lo Champagne Extra Brut Renaissance v14, hanno costruito la fama del Domaine.
Lo Champagne Renaissance V14, base vendemmiale 2014 con un 20% di vin de réserve, affina sui lieviti per un totale finale di più di 60 mesi di invecchiamento. Struttura vellutata, elegante, fresco, con un finale lungo e persistente, si rivela uno Champagne ideale per le festività, perfetto per accompagnare a tutto pasto cene raffinate, sia di pesce che di carni bianche.

foto_2-1.jpgChristian Gosset racconta in modo naturale la storia dei grandi terroir del Pinot Noir d'Aÿ, culla della famiglia Gosset da oltre 500 anni e classificato come Grand Cru nella Vallée de la Marne. Il suo Champagne Extra Brut Blanc de Pinot Noir Croix-Courcelles 2016 è un Blanc de Noirs da 100% Pinot Noir raccolte dall’omonima parcella (Lieu-dit) piantata nel 1969 nei pressi di Aÿ da vigneti certificati HVE - High Environmental Value. Il naso è intenso, pera cotta, viola, fogliame, su un fondo affumicato e di pasticceria; in bocca è ampio, vinoso, pieno e aromatico. Il finale è molto lungo, strutturato e marcatamente minerale. Uno Champagne vigoroso e intrigante che saprà stupirvi.

Nella Regione Champagne, Jacquesson non ha bisogno di presentazioni: questa antica ma piccola Maison di Dizy, nata nel 1798 alle porte di Aÿ è oggi sotto la guida ambiziosa dei fratelli Chiquet, e rappresenta indubbiamente un’eccellenza di fama internazionale. Lo Champagne Rosé Terres Rouges 2013 fa parte della linea Lieux-Dits ed è frutto del 100% Pinot Noir proveniente da un vigneto di oltre 6 ettari della Vallée de la Marne. Champagne Rosè armonico e delicato con una leggera mineralità.foto_1.jpg

Il Domaine Bourgeois-Diaz conta circa sette ettari di vigneto a Crouttes-sur-Marne e nei villaggi limitrofi della Vallée de la Marne. A condurre il Domaine c’è ora la quarta generazione con Jérôme Bourgeois, classe 1977, promotore della conversione dei vigneti in biodinamica e di pratiche di micro-vinificazioni di ogni appezzamento, con l’obiettivo di esaltare le caratteristiche di ogni parcella. Lo Champagne Brut Nature BD'N - Blanc de Noirs è frutto del 40% Meunier e 60% Pinot Noir; uno Champagne potente, vinoso e grintoso.

Anche Françoise Bedel è un piccolo Domaine nel villaggio di Crouttes-sur-Marne datato 1979. In vigna si tramanda la passione per il Meunier, che rappresenta circa l’80% dei 9 ettari vitati con età compresa tra i 20 ed i 60 anni. Dal 1982 Françoise Bedel segue un’agricoltura di tipo biologico e dal 2006 è in possesso della certificazione di agricoltura Biodinamica. Tutti i vini maturano sui lieviti in bottiglia per un numero di anni significativo, per permettere al vino di sviluppare al meglio la sua complessità aromatica. Lo Champagne Extra Brut L'Âme de la Terre è composto al 90%Meunier con un 5% Chardonnay e un 5% Pinot Noir. Champagne Millésime che esprime al meglio le caratteristiche di complessità, potenza e intensità dell'annata 2006.

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