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Nouvelle vague in Champagne: arriva una nuova generazione di vignerons

La freschezza della gioventù. Il coraggio di chi è pronto a incendiare cuori e palati con una rivoluzione. L’intraprendenza di chi è capace di andare oltre gli schemi. Diamo il benvenuto alla nouvelle vague della Champagne: la nuova generazione di vignerons che avanza.

Emergenti, ma con le idee ben chiare. Pronti a dare una scossa a un panorama dove sono le grandi Maison a dettare legge. Portando tutta la loro briosa vivacità, per arricchire ulteriormente gli orizzonti delle bollicine più note al mondo.

Il primo esempio di questa ventata di freschezza arriva da Antoine Bouvet con lo Champagne Extra Brut Les Monts de la Vallée: un 100% Pinot Noir, che nasce nel cuore della Montagne de Reims, prodotto in poco più di 1.000 bottiglie dalle mani di un ragazzo che ha saputo donare nuovo vigore alla sapienza contadina del nonno Guy.

antonie-bouvet-champagne.jpgLa medesima tradizione rimodellata anche da Fabien Cazé, nuova generazione di vignerons da cui oggi prende vita il Cazé-Thibaut Champagne Extra Brut Les Fourches 2015: un raro Blanc de Blancs da Châtillon- sur-Marne all’insegna dell’ agricoltura biodinamica.

Il Dhondt-Grellet Champagne Extra Brut Les Terres Fines è, invece, opera di Adrien: un giovane amante delle particelle di famiglia, tra cui spicca il lieu-dit a Cuis dove è raccolto lo Chardonnay che, di vendemmia in vendemmia, si unisce a un 30% di vin de resérve perpetua iniziata nel 1986.

È invece simbolo di un particolare incontro, tra una famiglia della Champagne e una d’Alsazia, dal Domaine La Rogerie lo Champagne Extra Brut "Héroïne" 2012: un Blanc de Blancs, in edizione limitata per sole 3.021 bottiglie, che rappresenta il primo frutto dell’unione tra François Petit e Justine Boxler.

domaine-la-rogerie.jpgRivoluzionaria ed esclusiva: una nuova generazione di vignerons

Una nuova generazione di vignerons è anche quella dei fratelli Florent e Julien Mignon: la loro opera prima ha esordito nel 2019, in meno di 5.000 bottiglie, ed è un 100% Chardonnay che prende il nome Les Frères Mignon Champagne Extra Brut l'Aventure.

les_freres_mignon.jpgRisale a tempi realmente rivoluzionari (era il 1795) la fondazione del Domaine Nowack, oggi gestito dal giovane Flavien: il suo raro Nowack Champagne Extra Brut l'Arpente Rouge Special Label, assemblaggio tra le tre varietà più classiche della regione, nasce da una micro parcella piantata a Vandrières, da cui prendono vita le prime 676 esclusive bottiglie.

Una produzione estremamente limitata caratterizza anche il Pierre Baillette Champagne Extra Brut Cœur de Craie Rilly La Montagne: un Blanc des Noirs che sorge dal lieu dit Les Malachets, vigna con più di mezzo secolo di storia alle spalle e un radioso futuro innanzi. Lo stesso orizzonte cui è chiamato Adrien Renoir con il suo Champagne Extra Brut Les Vignes Goisses 2016: anch’esso il dono di uno storico lieu-dit a Verzy, dove la passione per la vigna è alimentata di padre in figlio da generazioni.

La freschezza dell’assoluta novità: la nuova generazione di vignerons

Porta con sé la freschezza dell’assoluta novità, infine, un altro frutto della nuova generazione di vignerons: dal Domaine de Marzilly lo Champagne Ullens Brut Lot 01. È, difatti, la prima Cuvée, a prevalenza Meunier, del giovane Vigneron Maxime Ullens, che nel Massif di Saint-Thierry, la regione più a nord della Champagne, ha fatto rinascere un terroir, con la scelta del biologico nel metodo di coltivazione, l’uso di botti di rovere realizzate esclusivamente con gli alberi della foresta che circonda il Château e un’attenzione alla tradizione, tanto che si parli di biodiversità, quanto nella vinificazione.

Per i palati che desiderano degustare sensazioni nuove, GLUGULP! mette a disposizione un' interessante selezione di Champagne, nonché di una nuova generazione di vignerons.