Cultura

La Champagne e i Côteaux Champenois – A’ la santé tra tradizione e riscoperta

Se è vera l’affermazione “Non è Champagne se non è della Champagne”, è altrettanto vero che antecedente alla nascita dello Champagne, questo territorio era per tradizione regno dei vini fermi con i cosiddetti “Côteaux Champenoise”, ovvero vini rossi, i clairets, ma anche rosati, i paillet e i vini bianchi.

Il motivo per cui questi vini abbiano assunto un ruolo marginale così a lungo sta nel fatto che a partire dal XIX secolo, con l’aumento della celebrità dello Champagne, la richiesta di tali vini diminuì e di conseguenza anche la loro produzione, tanto che la denominazione “Vins natures de Champagne” indicativa dei Côteaux Champenois dal 1953 fu quasi dimenticata.

Ma la tradizione è prevalsa ed è stata nuovamente oggetto di riconoscimento a partire dal 1974, anno in cui viene istituita l’AOC “Côteaux Champenois” che si affianca alle altre due denominazioni di origine controllata della Champagne, ovvero “Champagne” ed il “Rosé de Riceys”. La denominazione sta ad indicare vini rossi, bianchi e talvolta rosati (una rarità), fermi (definiti anche les vins tranquilles), prodotti con le stesse uve dello Champagne: Chardonnay, Pinot Noir, Meunier e altri vitigni dimenticati (cépages oubliés) tra cui Arbane, Petit Meslier, Pinot Blanc (Enfumè o Blanc Vrai) e Pinot Gris (Fromenteau). La produzione gode di un apposito disciplinare che determina uve, volumi, rese, modalità di vinificazione e di affinamento.

L’area viticola della AOC Côteaux Champenois si estende su quattordici regioni: Le Massif de Saint-Thierry, La Butte de Nogent l’Abbesse, La Vallée de la Vesle, La Vallée de l’Ardre, La Montagne de Reims, La Région d’Epernay, La Vallée de la Marne e le vallate confinanti, La Vallée du Surmelin, La Côte des Blancs, La Région de Congy – Villevenard, La Côte de Sézanne, La Région de Vitry-le-François, La Butte de Montgueux, La Côte des Bar. Secondo quanto previsto dal disciplinare di produzione i vini devono essere ottenuti dalle stesse uve autorizzate per lo Champagne ed elaborati in uno dei 635 comuni della Champagne viticola; mentre le uve devono provenire da un’area definita, cioè dai 319 comuni in cui devono essere piantate le vigne.
La commercializzazione dei Côteaux Champenois è prevista a partire dal 15 ottobre dell’annata successiva a quella della vendemmia, un periodo ridotto rispetto ai 15 mesi minimi previsti per uno Champagne base e ai tre anni per uno Champagne millesimato.

I Côteaux Champenois Blanc sono vini bianchi fermi prodotti principalmente da uve Chardonnay e/o da altri vitigni dimenticati (cépages oubliés); in rari casi anche da uve Pinot Noir o Meunier vinificate in bianco. Sono vini originali dalla struttura fine e leggera, in perfetto equilibrio con il nervo portato da un'acidità a cui il vino deve la propria freschezza.

I Côteaux Champenois Rouge sono vini rossi fermi prodotti esclusivamente da uve Pinot Noir o Meunier e in molti casi è il medesimo vino che viene utilizzato negli assemblaggi degli Champagne Rosé. Tra i più famosi ricordiamo i vini rossi, a classificazione Grands Crus, dei villaggi di Bouzy e Aÿ, vini originali e ricchi di frutto, potenti a prima vista ma che si rivelano al palato piacevolmente morbidi.

I Côteaux Champenois Rosé sono vini rosati fermi, rappresentano una tipologia molto rara prodotta solo in determinate annate, in quantità limitate e da pochi Vigneron.

La rinascita di interesse per i Côteaux Champenoise offre agli Champenois l'opportunità di rivelare una sfaccettatura che era caduta nell'oblio

Seppur nel corso della storia i Côteaux Champenois siano stati surclassati dello Champagne rimanendo sconosciuti a molti, e sotto certi punti di vista resteranno, come dicono in Champagneune niche dans une niche”, ovvero una produzione di super nicchia; è indubbio che questi vini possano rappresentare una gradevole sorpresa, sia per chi già apprezza questo territorio sia per chi vuole scoprire un vino nobile, dall’estrema eleganza e raffinatezza. Nei prossimi paragrafi troverete una nostra breve selezione.

Complice anche il cambiamento climatico che impone vendemmie sempre più precoci e favorisce una maggiore maturità aromatica delle uve e acidità più basse, oggi i Côteaux Champenois sono il riflesso di viticoltori che credono fermamente in questa denominazione e che scommettono su un loro rilancio spinti oltretutto da un mercato in evoluzione.

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Ne è convinto Etienne Calsac, noto Vigneron che produce il Côteaux Champenois Blanc Photogramme 2020, 100% Petit Meslier, cépages oubliés della Champagne: "Mi piace molto fare vini fermi, è un modo per ricollegarsi ad una storia ed è anche un modo per accedere a una dimensione gustativa più trasparente, senza le bollicine come porta d'ingresso”. Il suo è un vino bianco decisamente intenso e ricco con splendidi aromi fruttati e speziati.

Il Côteaux Champenois Le Mesnil 2019 di Bruno Paillard, è un vino bianco frutto del 100% Chardonnay. Vinificazione secondo lo stile tradizionale della Borgogna con affinamento per circa 9 mesi in barrique prima dell'imbottigliamento, riposa poi per altri 24 mesi in bottiglia prima della commercializzazione. Fresco con una sorprendente sapidità minerale.

champagne_coteaux_champenois_stroebel_camille_louis_roederer.jpgIl Côteaux Champenois Le Vin Tranquille "Red Label" 2018 di Stroebel (Thimotée), è un vino rosso frutto del 100% Meunier. L'ossessione per la produzione di vini fermi ha accompagnato Timothée Stroebel fin dall'inizio della sua "avventura" enologica. È un vino dalla personalità unica, fermenta e affina per circa 18 mesi in botti di rovere prima dell'imbottigliamento - senza solfiti aggiunti per sole 936 bottiglie.

Il Côteaux Champenois Mareuil Rouge "Carrière D'athis" 2019 di R. Pouillon & Fils, è un vino rosso frutto del 100% Pinot Noir; si apre con note di frutta nera e leggere note di vaniglia, mentre il palato è morbido e si traduce in un equilibrio perfetto.

Il Côteaux Champenois Hommage À Camille "Mareuil-Sur-Aÿ" 2019 di Louis Roederer, è un vino rosso frutto del 100% Pinot Noir, un’esplosione di frutti rossi uniti a note floreali e speziate, liquirizia e pepe fresco. Al palato è setoso, vellutato e delizioso con tannini dolci e cesellati.

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Il Côteaux Champenois Chères Vignes Rosé 2019 di Jacques Lassaigne, 100% Pinot Noir, è un vino rosato morbido con aromi di frutti rossi e note di mineralità calcarea; il palato è leggero ed elegante. Un vino con una meravigliosa acidità e dal finale lungo e minerale.

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