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Les Riceys, il vanto delle tre Denominazioni AOC

Da sempre conteso tra Borgogna e Champagne, è nel 1790 che i tre borghi di Ricey-Bas, Ricey-Haute-Rive e Ricey-Haut furono riuniti in un unico comune, il comune di Les Riceys, che diventò champenoise a tutti gli effetti e fu annesso al dipartimento dell’Aube (Côte des Bar), sollevando ai tempi non poche polemiche per coloro che si sentivano più affini alla Borgogna.

La forte competizione e rivalità tra Borgogna e Champagne è ancora visibile nell’architettura delle case dell’epoca, dotate di due ingressi separati, uno dal lato della Champagne e l’altro dal lato della Borgogna e dai quali veniva fatto uscire il vino a seconda delle offerte ricevute dall’una o dall’altra provincia.

Rosé des Riceys un vino leggendario

La storia di Les Riceys è da sempre legata alla produzione di vino e in particolare al rosé, apprezzato fin dai tempi di Re Luigi XIV (1638-1715) quando fu portato a corte dai manovali durante la costruzione della fontana di Versailles.
Nel corso dei secoli, la reputazione del Rosé di Les Riceys è cresciuta tanto da renderlo un vino leggendario, raro, prezioso e inimitabile, ed è stato consacrato a denominazione AOC (Appellation d’Origine Contrôlée) nel 1947.
Oggi Les Ricey è costituito da 866 ettari di vigneto ed è l’unico comune vitivinicolo della Champagne ad avere tre denominazioni AOC, ovvero AOC Champagne, AOC Côteaux Champenois e AOC Rosé des Riceys.
I Rosé des Riceys sono vini rosati fermi prodotti da sole uve Pinot Noir e sottoposti ad un disciplinare severissimo, che limita la vinificazione alle migliori annate e impone un tetto di 70.000 bottiglie per anno. Caratterizzati da macerazione semi-carbonica e vinificati a grappolo intero, sono vini caratteristici dall'intensa ricchezza aromatica.
Il suolo di Les Riceys è un suolo kimmeridgiano di formazione giurassica e si distingue per la sua struttura di tipo calcareo-marnoso e calcareo-argilloso simile a quello della Borgogna, differente dai suoli argillosi della Champagne più a nord. La composizione del sottosuolo e il microclima favorevole agiscono sull’apparato radicale della pianta e sulla formazione degli aromi, conferendo sentori minerali, eleganza e generosità ai vini. Sui pendii esposti a sud/sud-est il Pinot Noir esprime tutta la sua pienezza.

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A Les Riceys, il Domaine Alexandre Bonnet è diventato l’emblema di questo terroir unico: 47 ettari di vigneti dedicati all'elaborazione di Champagne, Côteaux Champenois Rouge e di Rosé des Riceys. Il suo Rosé de Riceys “La Forêt” 2018, 100% Pinot Noir è un vino singolare, un paradosso tra forza e finezza. Il naso è un complesso di note di frutti rossi, fragola, cassis, fragoline di bosco, violetta, mela cotogna, mandorle fresche e menta piperita sul finale. La bocca è piena e vigorosa con un tannino setoso e una lunghezza sorprendente. Un grande Pinot Noir da gastronomia.

holiver_horiot_rose_des_riceys_glugulp.jpgAnche Oliver Horiot è tra quei curiosi Vigneron che producono i Rosé des Riceys. I suoi vini rosati sono fuori dall’ordinario, osiamo dire tra i migliori di Francia.
Il Rosé des Riceys “En Valingrain” 2016 e il Rosé de Riceys “Esquisse n°3” 2009, 100% Pinot Noir rispettivamente delle vendemmie 2016 e 2009, si distinguono per la loro ricchezza aromatica e per la finezza al palato con una straordinaria persistenza. Vini rosati intriganti che mantengono vivo il loro attaccamento alla Borgogna.


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