Cultura Attualità News

Champagne senza solfiti aggiunti: Scopriamo insieme questo nuovo trend

Tra le nuove tendenze del mondo Champagne, gli Champagne senza solfiti aggiunti si propongono come un trend in continua crescita, soprattutto tra i banchi di assaggio.

Tra le differenti informazioni che devono essere apposte sulle etichette delle bottiglie di Champagne, oltre le diciture di legge e le informazioni per i consumatori, è obbligatoria anche l’indicazione della presenza di allergeni (ad esempio: anidride solforosa, solfiti o biossido di zolfo).

Ma che cosa sono i solfiti aggiunti nello Champagne?

I solfiti (SO2) sono molecole composte da ossigeno e zolfo presenti naturalmente in tutti i tipi di vino come prodotto naturale della fermentazione alcolica; agiscono come conservanti e grazie a proprietà antimicrobiche e antiossidanti consentono di preservarne la qualità, inibendo l’azione di microorganismi o batteri che potrebbero alterare le sue proprietà organolettiche e le sue caratteristiche.
Poiché la quantità di solfiti prodotta naturalmente non è sempre sufficiente a proteggere il vino dall’azione batterica e a preservarne l’integrità, i produttori scelgono di aggiungerne anche artificialmente.

In quale fase vengono aggiunti i solfiti nello Champagne?

I solfiti vengono aggiunti durante il processo di elaborazione dello Champagne per evitare una possibile fermentazione indesiderata o innescare un’ossidazione del prodotto. La solfitazione avviene in modalità continua sin dall’uscita del mosto dalla pressa, a dosi variabili tra 6 e 10 g/hl a seconda del vitigno, delle condizioni sanitarie delle uve e del tipo di frazione (taille o cuvée).

In virtù del suo potere antisettico, la solfitazione gioca un ruolo importante nel controllo delle popolazioni di lieviti e batteri indigeni indesiderati. Grazie alle qualità antiossidanti, infatti, contribuisce durante tutta la vinificazione a preservare le caratteristiche chimico-fisiche e sensoriali dello Champagne.

Talvolta, molti produttori effettuano una seconda piccola aggiunta di SO2 nella fase di dégorgement e dosage, ovvero durante il processo di congelamento della sommità della bottiglia ed espulsione dei sedimenti e scorie della fermentazione; e durante il rabbocco della bottiglia con il liqueur d'expédition, una miscela di vino e zuccheri aggiunta dopo la seconda fermentazione.

L’anidride solforosa, grazie ai suoi vantaggi, è quindi un coadiuvante tecnologico di largo utilizzo; tuttavia, da qualche tempo è stata oggetto di critiche per l’insorgenza di inconvenienti associati ad un suo abuso, sia in termini di qualità del prodotto che per l’organismo umano. Gli Champagne che contengono meno solfiti sono quelli che provengono da processi di viticoltura ragionata o da uve biologiche, per i quali i disciplinari ne prevedono soglie più basse.
Attualmente non sono molte le Maison e i Vigneron che si dedicano alla produzione di Champagne senza solfiti aggiunti, tuttavia, questo andamento è in continua crescita e lo sarà anche nei prossimi anni.

Scopriamo insieme i Produttori e i loro migliori Champagne senza solfiti aggiunti, da noi selezionati

banner1.jpg

Dominique Moreau del Domaine Marie Courtin segue i principi dell’agricoltura biologica associata a pratiche di biodinamica sia durante il processo di viticoltura che in quello enologico. Tutti i suoi Champagne sono infatti certificati biologici e biodinamici e il suo Champagne Extra Brut Présence, frutto dell’assemblaggio del 70% Chardonnay e 30% Pinot Blanc; viene imbottigliato senza l’aggiunta di solfiti.

Charles Dufour dopo un primo approccio tradizionalista alla viticoltura, lascia spazio all'agricoltura biologica. Lo Champagne Extra Brut Bulles de Comptoir #9 Tradition, assemblage di uve Pinot Noir e Chardonnay con tocco di Pinot Blanc, non ha solfiti aggiunti.

copertina2.jpg

Anche lo Champagne Extra Brut Élégance di Vincent Couche, 84% Pinot Noir e 16% Chardonnay, è senza solfiti aggiunti. Questo giovane Vigneron dal 2008 gestisce il Domaine di famiglia con pratiche biodinamiche certificate.

Proseguendo il nostro tour tra gli Champagne senza solfiti aggiunti, tra quelli monovitigno, merita una menzione lo Champagne Nature de Craie di Laherte Fréres. 100% Chardonnay, questo Champagne fermenta in fût de chêne, nessuna aggiunta di solfiti e dosaggio zero. In vigna le pratiche agronomiche sono condotte con metodi biodinamici e non vengono utilizzati prodotti di sintesi e diserbanti.

copertina3.jpg

La Maison Drappier, storica cantina risalente addirittura al XIII secolo ai tempi dei monaci cistercensi, con lo Champagne Brut Nature Sans Ajout de Soufre, concede al Pinot Noir di esprimersi in perfetta libertà e purezza: 100% Pinot Noir, zero solfiti durante le differenti fasi della vinificazione e zero dosage.

Infine, anche lo Champagne Brut Nature La Parcelle "Sans Sulfite" di Chevreux-Bournazel, non ha solfiti aggiunti. 100% Meunier, questo Champagne Blanc de Noirs, proviene dall’omonima parcella acquistata nel 2012 dal Domaine e coltivata secondo il metodo biodinamico.

Scopri di più sugli Champagne senza solfiti aggiunti di GLUGULP! Tutta la selezione è qui a portata di click.