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Il cambiamento climatico sta riscrivendo la geografia sensoriale della Champagne. La maturazione precoce delle uve, l’innalzamento delle temperature e la diminuzione dell’acidità stanno mettendo alla prova un equilibrio secolare. Per reagire, la regione ha attivato un vasto programma di adattamento: dai nuovi vitigni selezionati tramite il progetto INRA-ResDur, alle tecniche agronomiche che puntano a preservare l’acidità e contrastare lo stress idrico. Anche la vendemmia si evolve, anticipata ad agosto e gestita con estrema cura, mentre in cantina si accelerano i processi per preservare la freschezza. La Champagne studia, innova e si reinventa, proiettandosi verso un futuro sostenibile e resiliente.
Nato da un’amicizia e da una visione condivisa, lo Champagne Louis Roederer Starck Brut Nature 2018 è molto più di una cuvée: è una dichiarazione d’intenti. Prodotto solo in annate calde e asciutte, questo Champagne rinuncia al dosaggio e alla fermentazione malolattica per esaltare la purezza del frutto e la verticalità del terroir. È qui che la Maison Louis Roederer, sotto la guida di Jean-Baptiste Lécaillon, ha sperimentato la complantazione, il ritorno a vitigni storici, i cosidetti cépages oubliés, e una vinificazione “low intervention”. Dallo stile sobrio ed essenziale, il Brut Nature 2018 è il simbolo di un cambiamento già in atto: un vino del futuro, nato nel cuore della Champagne più iconica.
Anche la Maison Ruinart ha abbracciato la sfida climatica, dando vita a una nuova linea di cuvée ispirata dalla natura che cambia. Lo Champagne Blanc Singulier Edition 19 è la risposta dello Chardonnay a temperature più elevate e vendemmie anticipate: un vino dalla trama aromatica più intensa, fruttata e speziata. Frutto di annate atipiche, questa cuvée non nasce ogni anno, ma solo quando il clima suggerisce un profilo organolettico fuori dall’ordinario. Più che una variazione stilistica, è una nuova lettura dello Chardonnay, modellata dal contesto contemporaneo. La Maison Ruinart ha affiancato al progetto anche un percorso artistico e gastronomico, sottolineando l’impegno per la sostenibilità e il dialogo con l’ambiente.
La Champagne non si limita a custodire la tradizione: la rinnova. Il contenimento della chioma, il diradamento del fogliame e la rimodulazione della densità d’impianto sono alcune delle pratiche adottate per favorire la resilienza della vite. In cantina si sperimentano fermentazioni più rapide e interventi minimi, per accompagnare mosti dalla composizione ormai diversa. Due etichette come Ruinart Blanc Singulier Edition 19 e Louis Roederer Starck Brut Nature 2018 rappresentano due visioni coerenti e innovative: una più intimista e sensoriale, l’altra più radicale e sperimentale. Entrambe ci ricordano che, in Champagne, l’eccellenza non è statica, ma vive nel costante adattamento.
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