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1990-1999: Qual è la migliore annata in Champagne?

Negli scorsi articoli vi abbiamo già parlato dei fattori che definiscono l’annata ideale: il clima che influisce sulla quantità e qualità delle uve, sulla maturità, struttura, ricchezza del succo e acidità; ma anche la maestria nell’arte dell’assemblaggio da parte dei Produttori, frutto di tecniche e di esperienze tramandate di generazione in generazione. Ed è per questa ragione che gli Champagne prodotti in annate insoddisfacenti e giudicate deludenti possono spesso riservare piacevoli sorprese nel corso del tempo. Ogni cantina vanta le proprie unicità e non esistono risultati univoci.

Dopo la rassegna delle annate più interessanti degli anni ‘80 e degli anni 2000 (che potete trovare qui – 1980-1989, 2000-2009, 2010-2019), nei prossimi paragrafi andremo alla scoperta degli anni 90.

La classifica delle migliori annate del decennio 1990-1999

La classifica delle annate è indicata in ⭐: da un massimo di cinque, attribuite alle annate eccellenti, ad un minimo di zero/una stella per quelle peggiori. Nei prossimi paragrafi scopriremo la classifica* delle migliori annate (4 e 5 stelle) degli anni 1990-1999, con una selezione di Champagne che potete ritrovare nel nostro store online.bruno_paillard_le_mesnil_1990_deutz_vinoteque_william.jpg

- 1990: 4 ⭐⭐⭐⭐
Il 1990 è stato considerato l'anno più soleggiato in un quarto di secolo in Champagne. Dopo un inverno piuttosto mite e umido, il germogliamento precoce è stato bruscamente interrotto dalle gelate del 5 e del 19 aprile che hanno colpito il 45% delle viti in tutta la Regione, anche se l'impatto finale sulle rese è stato fortunatamente contenuto. A causa del gelo la maturazione è stata disomogenea, inoltre, le piogge di fine agosto hanno causato diffusi fenomeni di marciume e alcuni villaggi sono stati autorizzati a vendemmiare in anticipo. Come spesso accade nelle annate caratterizzate da gelate, è comparsa una seconda generazione di uve che è maturata più tardi con buoni risultati. Nonostante il 1990 sia stato quasi universalmente acclamato come un’annata a 5 stelle, ha prodotto vini spesso eccessivamente ricchi e ad ora pienamente maturi, motivo per cui il giudizio è declassato a 4 stelle.

Il nostro consiglio:
- Champagne Vinothèque William Deutz Magnum 1990, Deutz
- Champagne Le Mesnil 1990, Bruno Paillard

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- 1995: 4 ⭐⭐⭐⭐
Le annate che precedono il 1995 sono state poco fortunate dal punto di vista climatico e hanno avuto un forte impatto sulle uve e sulla produzione, tanto che la classifica si è arrestata tra le 0 – 2 stelle.
1991: 0 stelle. Un’annata vanificata a causa delle forti gelate del 17, 21 e 24 aprile che hanno danneggiato più della metà della superficie vitata totale, di cui un terzo è stata completamente distrutta. Dopo le gelate il sole è stato scarso, la fioritura ha ritardato e le viti non sono maturate. Un anno davvero impegnativo.
1992: 2 stelle. Un’annata dalla qualità modesta e con pochi elementi di spicco, tuttavia, gli Champagne ben conservati sono tutt’oggi in ottima forma. Per citarne alcuni: Dom Perignon, Vilmart - Coeur De Cuvée e Krug- Clos du Mesnil.
1993: 2 stelle. Un anno inizialmente promettente ma poi guastato dalle forti piogge di settembre che hanno determinato diffusi fenomeni di marciume; inoltre, per rispettare i limiti di resa fissati nel 1993 a 10,400 kg/ha, molti produttori sono stati costretti a non raccogliere parte delle uve. La maggior parte dei Millésime 1993 che troverete in commercio saranno molto probabilmente già maturi e poco equilibrati a livello di acidità, non saranno sgradevoli ma avranno sorpassato il loro apice.
1994: 0 stelle. Con ogni probabilità vedrete pochi vini del 1994. La vendemmia è iniziata in condizioni già precarie a causa del maltempo e le piogge di settembre hanno predisposto le uve a marciume e muffe. Un'annata davvero sfortunata e che difficilmente reperirete sul mercato.

Gli Champagne del 1995

Nonostante rimanga nell'ombra rispetto alla successiva 1996, l’annata 1995 è stata un'annata deliziosa e si è concessa per essere conservata negli anni. 4 stelle.
Stagione vegetativa calda e umida con diffusi fenomeni di marciume e muffe. La chiave per produrre buoni Millésime 1995 è stata soprattutto la lotta precoce e vigorosa contro questi fenomeni, con un’efficiente cernita alla vendemmia. Un’annata migliore per lo Chardonnay rispetto al Pinot Noir con i Blanc de Blancs che hanno resistito meglio. Champagne corposi, ricchi e perfettamente equilibrati tra acidità fresca e consistenza vivace. Avete provato Salon 1995? Grande complessità aromatica, note di fumo, minerali e gesso, tartufo e terra e sentori di frutta tropicale matura.

Il nostro consiglio:
- Champagne Extra Brut Clos De Goisses "L.V." 1995, Philipponnat
- Champagne Celebris Les Célébrissimes 1995, Gosset

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- 1996: 5 ⭐⭐⭐⭐⭐
Universalmente acclamato come una grande annata, il 1996 ha prodotto alcuni vini spettacolari.
Un inverno fresco ma non particolarmente freddo (ad eccezione dell’ondata di freddo del mese di febbraio con temperature fino a -20°C); in generale, i mesi del germogliamento e della fioritura sono stati più freschi che caldi. Anche settembre, con le sue giornate soleggiate e notti più fresche ha permesso alle uve di maturare conservando la loro acidità. Gli Champagne di quest’annata non possono che classificarsi a 5 stelle e possono considerarsi tra i più eccezionali sforzi del secolo. Tra i degni di nota: Krug - Clos du Mesnil, Louis Roederer - Cristal, Philipponat - Clos de Goisses, Taittinger - Comtes de Champagne, Bollinger - La Grande Année, Billecart-Salmon - Clos St. Hilaire

Il nostro consiglio:
- Champagne Extra Brut Cuvée 5 - Le Millésimé Vinothèque 1996, Leclaire-Thiefaine
- Champagne Extra Brut Œnothèque 1996, Pierre Paillard

mumm_lalou_1998_vazart_coquat.jpg- 1998: 4 ⭐⭐⭐⭐
Classificata a 2 stelle, l’annata 1997 è sicuramente meno sorprendente rispetto alla precedente 1996.
Inverno rigido con temperature fino a -20°C, con punte di freddo fino ad aprile/maggio. Poi le temperature si sono riscaldate rapidamente anticipando la fioritura e la maturazione. Le incessanti piogge estive hanno provocato casi di malattie, muffe e marciume.
La vendemmia 1998, invece, è stata abbondante e di buona qualità e ha restituito vini morbidi e piacevoli, con il Pinot Noir come vitigno di maggior successo. Tra i vini a predominanza di Pinot Nero, Krug si è rivelato da subito sorprendente, con un ottimo potenziale di invecchiamento.
L'inverno è stato mite, anche se ci sono stati periodi di gelo intenso durante la primavera che hanno danneggiato circa 2000ha di vitigni, con la Côte des Blancs come zona più colpita. Un agosto molto caldo ha causato scottature alle uve e le successive piogge di settembre hanno “gonfiato” gli acini, abbassandone l'acidità e la concentrazione. Per queste ragioni l’annata 1998 potrebbe essere considerata un'annata a cavallo tra le 3 e le 4 stelle, tuttavia, gli Champagne di punta di questo Millésime hanno dimostrano un potenziale di miglioramento nel corso del tempo e per tale ragione, infine, si classifica 4 stelle.

Il nostro consiglio:
- Champagne Cuvée R. Lalou 1998, G.H. Mumm
- Champagne Extra Brut Le Millésime 1998, Vazart-Coquart

E con il 1999 classificato a 2 stelle, chiudiamo la rassegna delle migliori annate degli anni ’90: definito “l'anno delle tempeste e dei temporali”, la pioggia di settembre ha provocato un ingrossamento dei grappoli e un calo dell'acidità, con fenomeni di marciume di moderata intensità che hanno interessato soprattutto lo Chardonnay e il Meunier (per circa il 7% del totale). Tuttavia, il Millésime 1999 non è un'annata a cui sottrarsi in modo definitivo e alcuni Champagne Blanc de Blancs tra cui il Vielle Vigne du Levant di Larmandier Bernier vi sorprenderanno.

*Classifica estratta dal libro “Vintage Champagne 1899 to 2019” 2020 di Charles Curtis MW, autore, giornalista e consulente di vino, ex capo del reparto vini di Christie's a New York e in Asia.

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