Champagne Drémont-Marroy
Blanc de Méandre

Lo Champagne Blanc de Méandre di Drémont-Marroy è frutto del 100% Chardonnay da vigneti nel cuore della Vallée de la Marne. Il sottosuolo calcareo sormontato da depositi sedimentari alluvionali dà vita ad un ricco e complesso che conferisce freschezza e complessità aromatica agli Champagne di questa zona.

Lo Champagne Blanc de Méandre è caratterizzato da uve della vendemmia 2017 (75%) e vin de réserve (25%), l'affinamento prolungato sulle fecce fini dopo la fermentazione alcolica dona rotondità e morbidezza mentre la freschezza iniziale e la vivacità del terroir calcareo-alluvionale sono preservate dall'assenza di fermentazione malolattica. Infine, l’affinamento sui lieviti per almeno 30 mesi conferisce ricchezza aromatica e lunghezza in bocca. Dosaggio nei parametri dell’Extra- Brut (4 g/l). Colore oro pallido con bollicine finissime, l'effervescenza è delicata e persistente. Questo Blanc de Blancs rivela note dolci e golose, con delicati aromi di vaniglia e mandorle fresche. Al secondo esame olfattivo emergono aromi più ricchi e burrosi che ricordano il frangipane e la brioche. L’attacco in bocca combina vivacità e morbidezza, al palato, gli aromi golosi rivelatisi al naso sono confermati, evolvendo su note più fruttate che ricordano la pera, il mandarino e le composte di frutta. Champagne rotondo e delicato che si caratterizza per la grande freschezza e per una bella persistenza aromatica nel retrogusto.

Champagne Drémont-Marroy

A Charly-Sur-Marne, nella Vallée de la Marne, si trova il Domaine Drémont-Marroy, un’azienda famigliare che si tramanda di generazione in generazione savoir-faire e passione per la vite. Quarta generazione di viticoltori e prima di vinificatori, la prima bottiglia di Champagne a marchio Drémont è stata commercializzata nel 1955 quando ancora la proprietà era condotta dai nonni e contava solo 1ha. È con Jean-Louis Drémont e Françoise Marroy che, in oltre 20 anni, il Domaine si amplia passando da 1ha a 7,5ha. Attualmente l’attività è gestita da Mélanie e Jean-Rémie insieme ai genitori Jean-Louis e Françoise. Impegnati nella viticoltura biologica, l’obiettivo primario di questa nuova generazione di viticoltori è quella di proteggere la biodiversità dei terroir esaltandone il proprio carattere unico; vengono quindi condotte pratiche agricole sostenibili, l'inerbimento al centro del filare e la zappatura sotto le viti, alcuni appezzamenti sono inoltre lavorati con il cavallo da tiro (un cavallo Boulonnais, una razza della Piccardia settentrionale a rischio di estinzione). La vinificazione parcellare è gestita separatamente e viene eseguita in botti di legno (da 200L a 600L) o in particolari recipienti a forma di uovo in argilla – cemento, in modo che ogni mosto possa rivelare le proprie caratteristiche e permettendo di sperimentare assemblaggi particolari. Durante la vinificazione vengono eseguiti interventi minimi: viene utilizzata la prima pressatura, "la cuvée", lenta decantazione a freddo, la successiva fermentazione alcolica con utilizzo di lieviti indigeni e l’affinamento di ogni parcella avvengono separatamente.