Champagne Bollinger
Vieilles Vignes Françaises 2013

All’inizio del XX sec. tutti i vigneti della Champagne vengono distrutti dalla phylloxera. Tutto dovrà essere ripiantato con degli innesti provenienti da piante americane, per resistere al devastante insetto. Tutto, ad eccezione di due piccoli appezzamenti di Bollinger: Le Chaude Terres e Le Clos St. Jacques, nel famoso villaggio di Aÿ classificato Grand Cru.

Due vitgneti coltivati all’antica, secondo il metodo della stratificazione, lavorati a mano e a volte con l’aiuto di un cavallo da traino. Lo Champagne Bollinger Vieilles Vignes Françaises è un simbolo, portatore di una memoria quasi scomparsa: un ricordo culturale, straordinario e sconvolgente.

Lo Champagne Bollinger Vieilles Vignes Françaises 2013 ha il sapore di una Champagne che non esiste più: una produzione limitata di sole 2.477 bottiglie, creata da vigne miracolosamente preservate e non ripiantate, coltivate come una volta.

L'annata 2013 si è contraddistinta per la successione di condizioni climatiche insolite: l'uggioso e piovoso meteo primaverile ha ritardato la fioritura, mentre l'estate calda, intervallata da temporali localizzati, ha determinato il maggior soleggiamento mai registrato nella Champagne. Gli attacchi parassitari insieme alle numerose precipitazioni hanno fatto temere, a metà settembre, un bilancio disastroso per la vendemmia.

Nonostante i forti limiti, la Maison Bollinger è riuscita a gestire perfettamente la maturazione delle uve durante la raccolta. Il 27 settembre 2013, la vendemmia di Le Chaudes Terres e Le Clos St-Jacques è stata caratterizzata da uve di qualità eccezionale, che hanno dato vita a un Vieilles Vignes Françaises intenso e fresco.

Champagne Bollinger

E’ nel 1829 che Jacques Bollinger, in società con Athanase de Villermont, fonda ad Aÿ la Maison che porta il suo nome. Grazie alla posizione privilegiata delle vigne, e ad una profonda etica di qualità, la Maison Bollinger acquisisce rapidamente una reputazione a livello internazionale grazie allo stile e alla qualità dei suoi vini di Champagne, ancora oggi la famiglia presiede al futuro della Maison Bollinger ponendosi come fine quello di mantenere un livello di produzione che sia il più alto possibile, questa volontà si concretizza dal 1992 con la Carta Etica e di Qualità sulla quale vengono messi per iscritto tutti i metodi e i principi difesi dalla Maison Bollinger. I vigneti della Maison Bollinger si estendono su una superficie di 160 ettari situati essenzialmente entro i confini dei Grands Crus e Premiers Crus champenoise, soddisfano il 70% del fabbisogno di uve garantendo una qualità costante nel tempo. Il restante 30% proviene da uve selezionate e acquistate dagli altri viticoltori entro il perimetro dei Grands e dei Premiers Crus. La Maison Bollinger utilizza solo il vino proveniente dalla prima spremitura, rivendendo le seconde spremiture, lo stile Bollinger si basa sul Pinot Noir, proveniente soprattutto dai territori prestigiosi di Aÿ, di Bouzy e di Verzenay. La sua tipicità conferisce ai vini ricchezza, vinosità e rotondità, i Grands Crus e i Premiers Crus entrano nella loro totalità nella composizione dell’assemblaggio del Grande Année e per l’80% in quello dello Special Cuvée, apportando ai vini Bollinger la loro struttura e la loro complessità. I vins de réserve vengono conservati in magnum con tappi in sughero sotto una leggera presa di schiuma , cru per cru, vitigno per vitigno, annata per annata, questo metodo unico in Champagne, permette alla Maison Bollinger di conservare i suoi vini di riserva per molti anni preservandone la loro freschezza ed il loro carattere. Disponendo così di una vera enoteca, la Maison Bollinger può scegliere con grande precisione il cru, il vitigno e l’annata che assicureranno al meglio la continuità nell’assemblaggio Special Cuvée.